.......I pensieri trasformano la Terra.

sabato 12 febbraio 2011

L'IMPALCATURA

Fuori dalla mia finestra vigila un'impalcatura da più di un anno. Sono al quarto piano e questa vista mi comincia ad angosciare. Perché? Forse è brutta, limita un po' la vista. Ma no, non è per questo.
È che può montarci sempre qualcuno su quelle assi, può sempre esserci qualcuno davanti alla tua finestra. Anche alle tre di notte. E non è la paura di essere spiato o derubato o aggredito (finestra e tenda funzionano egregiamente), ma un mix micidiale di sensazioni: quella di non poterti sentire solo mentre guardi il cielo; quella di non poterti sentire in intimità con te stesso, completamente, in quella stanza; l'incazzatura di dover tirar giù la tapparella e fare buio anche quando non vuoi per creare un surrogato di isolamento, chiuso come in una scatoletta da supermercato autocostruita.
Ecco io vorrei avere un'impalcatura che viene e va a mio piacimento, che mi dia il brivido di una possibile presenza oltre-finestra quando ne ho voglia, che sparisca quando voglio il quotidiano.
Un po' come una televisione che spengo e accendo... forse no... davvero la televisione la spengo e la accendo a mio piacimento? E quando la spengo, riesco ad avere una sensazione di intimità con me stesso oppure mi sento a disagio nel silenzio? E quando la accendo la uso la televisione o mi faccio suggerire acriticamente? Ci stanno tante vie di mezzo tra queste estremità e le risposte stanno lì (mai nel mezzo preciso, comunque, almeno un pochino più in là: il centro perfetto è l'unica estremità davvero irraggiungibile). A pensarci bene, a volte, con la televisione accesa, ho un po' le sensazioni da impalcatura forzata. E allora la spengo. Tra l'altro, in prospettiva, stanno un metro l'una dall'altra e forse un pochino, in questo anno e passa, si sono influenzate a vicenda: "siete una coppia che non mi piace per niente, voi due", ho appena detto loro, ma non mi hanno risposto. Loro non parlano, nemmeno la televisione, nemmeno quando è accesa. Ricordiamocelo: la televisione non parla o almeno non parla con te. Bisognerebbe ascoltarla come le chiacchere al bar, come dal parrucchiere, oppure come a teatro davanti ad uno spettacolo o al cinema. Non cadete nella tentazione di scambiare un po' della vostra intimità col televisore, giusto per sentire meno la solitudine: la televisione non fa compagnia. E non cadete nella tentazione di condividere le vostre paure con un'impalcatura: prima o poi la smontano.

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